martedì 15 novembre 2011

NATIVI AMERICANI


I Nativi americani (chiamati anche in modo più o meno consono Indiani d'America, Pellerossa, Amerindi, Amerindiani, Prime Nazioni, Aborigeni americani, Indios) si intendono tutti i popoli indigeni che vivevano in America del NordAmerica centrale America del Sud prima della colonizzazione degli europei. Il loro sterminio rappresenta uno dei più gravi genocidi della storia dell'umanità, tanto che oggi sono una minoranza nel continente americano.


Le civiltà precolombiane sono quelle civiltà o culture delle Americhe che sorsero prima della colonizzazione europea delle Americhe.
Queste civiltà avevano delle caratteristiche in comune: erano sedentarie, organizzate in città, praticavano l'agricoltura ed avevano un'organizzazione sociale gerarchica.
Molte di queste civiltà erano ormai decadute al momento dell'arrivo degli europei (fine XV secolo - inizio del XVI) e sono conosciute solo attraverso i resti archeologici. Altre, invece, erano ancora vitali e sono conosciute grazie ai racconti dell'epoca. Poche di esse (come, ad esempio, i Maya), avevano dei resoconti scritti della propria storia.
Dove ancora esistono, le società e le culture alla base di queste civiltà sono oggi sostanzialmente diverse da quelle originali. Tuttavia, molti di questi popoli e dei loro discendenti mantengono, tuttora, numerose tradizioni e pratiche che possono essere messe in relazione con quelle antiche, anche se sono spesso combinate con modifiche recenti.

Le civiltà

Le civiltà precolombiane sorsero in Mesoamerica ed in Sudamerica. È tuttora in corso un acceso dibattito sulla data in cui le Americhe vennero popolate dall'Uomo, data che era un tempo considerata non antecedente a circa il 12000 a.C. e che va invece sempre più spostandosi indietro nel tempo. In ogni caso, l'agricoltura stanziale nela valle del Messico centrale sembra iniziare attorno al 5000 a.C. e le prime terrecotte sono databili a circa il 2.000 a.C. La principale cultura mesoamericana,considerata tuttora la "cultura madre" per le capacità architettoniche e urbanistiche fu la civiltà Olmeca che ebbe inizio intorno al1500 a.C. fino al 200 a.C. circa.
Successivamente le principali furono: gli Aztechi, i Toltechi, i Maya, i Chibcha e gli Inca. Nel Nord America, invece, gli insediamenti umani non raggiunsero un livello culturale così elevato come le civiltà appena nominate, in parte, a causa della minore densità di popolazione ma, soprattutto, per le loro attività di nomadismo. Nonostante, alcune civiltà dell'America del Nord hanno lasciato importanti traccie archeologiche di costruzioni e urbanizzazione molto simile alle culture Messico-andine. Il popolo degli Anasazi, antenati degli odierni Hopi e Zuni, vissuti intorno al 1.500 a.C. nella zona che oggi corrisponde agli Stati dell'Utah, Colorado, Arizona e Nuovo Messico. Erano agricoltori e costruttori di templi per uso astronomico-rituale come le piramidi di Sand Canyon. Era rilevante la presenza degli Indiani (nella moderna classificazione sia etnologica che storico-sociologica, la parola "indiani" riferita alle popolazione dell'America del Nord, è totalmente superata, trattandosi di un concetto che riporta l'errore noto di Cristoforo Colombo che credeva di essere arrivato alle Indie, nel suo viaggio del 1492,il termine oggi usato è "nativi americani" o "primi americani") che vivevano in pianure vicino laghi e fiumi.
Le civiltà precolombiane non utilizzarono mai la ruota per fini pratici. Avevano però il concetto di arco e di volta nell'architettura (che derivano da quello di ruota): per questo tutti i ponti erano sospesi, come si può ben vedere nelle profonde valli andine, in cui furono costruiti ponti, realizzati con materiali vegetali, che erano delle vere e proprie meraviglie architettoniche.
Inoltre, si può constatare lo scarso uso dei metalli per le guerre nonostante in altri ambiti il livello culturale fosse particolarmente elevato, come nell'osservazione degli astri, nella notazione del tempo (ad es. il calendario maya), nell'oreficeria e nell'artigianato.
Un altro elemento delle culture precolombiane, che raggiunse un alto grado di sviluppo, fu l'edificazione di templi e siti religiosi monumentali, come dimostrano le zone archeologiche di CuscoMachu Picchu e Nazca nel territorio dell'Impero Inca, nelle Ande; e TeotihuacanTemplo Mayor a Città del MessicoEl Tajín,PalenqueTulumTikalChichen-ItzaMonte Albán in Mesoamerica.

Economia

L'economia delle civiltà più sviluppate era basata sull'agricoltura e l'alimentazione di base proveniva dalle coltivazioni di maisfagioli o zucca, soprattutto in Mesoamerica, mentre i tuberi come la patatao la patata dolce (o patata americana), così come le radici della manioca, pianta originaria dell'America del Sud, costituivano le coltivazioni più importanti per questa parte del continente.
Le attività di caccia e di pesca appartavano i necessari complementi proteici e di grassi alla dieta dei (nativi americani). Tra le piante autoctone possiamo ricordare il pomodoro, l'avocado, il merey, le arachidi, il cacao, l'ananas, ecc.
Gli animali domestici più importanti non erano presenti in America. Furono, infatti, introdotti dagli spagnoli. Ad eccezione dei cani e dei porcellini d'India per gli Inca e dei tacchini nell'America del Nord e nel Messico, gli animali domestici erano davvero scarsi. I lama, una varietà di camelidi presente nella regione andina, erano un'altra specie animale addomesticata per trasportare carichi, visto che erano molto resistenti e potevano sopportare fino a 40 kg sui sentieri delle Ande (dove la necessità di trasportare carichi era molto sentita), mentre l'alpaca veniva addomesticato per ottenere la sua lana, da sempre molto apprezzata. Invece, la vigogna e il guanaco, specie somiglianti ai lama ma più piccole, non furono mai addomesticate e venivano cacciate per ottenere carne, lana e pelli.


Letteratura

Risultarono rare le testimonianze di opere letterarie, anche per le distruzioni compiute dai conquistatori. Nell'America Settentrionale sono pervenuti sino a noi canti di guerra, di caccia, rituali, leggende e miti. Dell'America Centromeridionale l'opera più significativa sopravvissuta è il Popol Vuh che raccoglie leggende mitologiche riguardanti la creazione del mondo. Il poema drammatico Ollantay prodotto dalla civiltà incaica apparve importante per la sua purezza linguistica.




Arte

L'arte precolombiana raggiunse una notevole diversificazione sia a causa del vasto territorio sia per le differenti condizioni economiche, culturali e sociali. Se nelle società più progredite si svilupparono sia le arti figurative sia le costruzioni di opere monumentali religiose e pubbliche, nel resto del continente la produzione non andò oltre il livello tribale.
Nell'America Settentrionale gli Eschimesi ornarono con scene realistiche le teste di arponi, pipe e di altri oggetti di uso quotidiano, oltre a decorare le rocce dell'Alaska con pitture figurative e realizzare statuine in legno o in avorio.
Nelle regioni nordoccidentali le prime forme di scultura furono eseguite sulla pietra, seguite nel corso del tempo da quelle sul legno, che raggiunsero buoni livelli di armonia, come nel caso dei pali totemici. Lo stile si mantenne nel tempo figurativo, e le immagini rappresentate furono quelle umane e animali. La scultura in legno era affidata agli uomini, mentre le donne si occupavano di fabbricare pregevoli coperte con temi simili alle sculture.
Nelle grandi pianure del nord l'arte più diffusa fu la pittura naturalistica, dapprima a motivi geometrici e poi raffigurante scene di caccia e di guerra.
Nell'area comprendente l'Arizona e il Nuovo Messico, prima del 1000 d.C. fiorì la produzione di ceramiche, di, mosaici raffiguranti divinità e animali in stile realistico, di decorazioni con affreschi a carattere mitologico.
Strutture architettoniche Maya
Nell'America Centrale, la produzione artistica più antica fu quella olmeca, contraddistinta da enormi statue e maschere in giada a cui seguì l'arte tolteca (450-1000 d.C.), caratterizzata da un'architettura monumentale e dalla lavorazione della creta.

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